Dolce M., quanto amore ti circonda,
Fin dal primo frullare della tua vita.
Era agosto e la tua mamma mi scrisse:
Non potevamo non renderti partecipe di un’avventura appena iniziata
Saremmo onorati di averti ancora al nostro fianco lungo il cammino.
Presto detto, appuntamento fissato in calendario…
Ed eccomi lì, caro M.,
Ad accoglierti al mondo accanto a mamma e papà,
E alla tua sorellina, fedele aiutante durante ogni mia visita
Lei ha aperto le porte, tu le hai spalancate
Portando la novità di una seconda esperienza di gravidanza,
Tanto simile quanto diversa dalla precedente.
Loro erano diversi. Tu sei diverso.
Lentamente ti sei fatto strada, bussando la tua presenza
Giorno dopo giorno, chiedendo il tuo spazio,
Il tuo tempo, il tuo pezzettino di cuore.
Chiedendo ai tuoi genitori di cambiare ancora,
Di riconnettersi al profondo di sè e del proprio corpo che dona la vita,
Di accogliere pensieri e paure di chi ha già sperimentato e conosce la grandezza, bellezza, ma anche fatica che porterà.
Ti sei fatto strada,
Insegnando ad amare qualcuno diverso da sè.
Insegnando lentezza e pazienza.
Mi sento fortunata (ripensando al concepimento), disse la tua mamma con le lacrime agli occhi poche ore prima di consegnarti al mondo.
Io direi che andiamo in ospedale dopo la prossima, disse il tuo papà con voce tremolante cercando rassicurazione nel mio sguardo tranquillo.
Ed eccoci lì, assieme a Domenica,
A vegliare sulla tua nascita,
Avvolta di amore e rispetto.
Benvenuto a te, M.!